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Crema è un comune italiano di 33 882 abitanti della provincia di Cremona in Lombardia.
Situata nella bassa Pianura Padana, poco oltre la linea delle risorgive presso la sponda destra del fiume Serio, è il centro principale della provincia dopo il capoluogo Cremona e dà il proprio nome a tutta la parte settentrionale del territorio provinciale: il Cremasco. Il comune appartiene alla regione agraria nº 2 (pianura di Crema) ed è inserito nel contesto del Parco del Serio, a 79 metri sul livello del mare, dista da Cremona 40 km.
Le origini di Crema sono legate all'invasione longobarda del VI secolo d.C.; il nome deriva probabilmente dal termine longobardo 'Crem' che significa 'altura'. Secondo la tradizione, la fondazione della città risalirebbe al 15 agosto 570 quando, di fronte alla minaccia rappresentata dall'invasione longobarda, gli abitanti della zona trovarono rifugio nella parte più elevata dell' 'isola della Mosa', approntandola a difesa sotto la guida prima di Cremete, conte di Palazzo, e poi di Fulcherio. Da questi due personaggi deriverebbero perciò i toponimi Crema e Insula Fulcheria.
Secondo altre fonti la sua fondazione risale invece al IV secolo, quando Milano era capitale dell'Impero romano d'Occidente.
Un'altra versione invece parla di un più antico insediamento celtico o etrusco.
Il territorio comunale, come si presenta nella sua attuale estensione, è il frutto di un accorpamento avvenuto in due fasi dello stesso con i territori dei Comuni all'epoca confinanti con Crema. La prima espansione del territorio della città si è avuta nel 1875 con la soppressione del Comune di Vairano Cremasco il cui territorio venne ripartito con il Comune di Santa Maria della Croce. A Crema fu assegnata la frazione di Santa Maria dei Mosi; mentre a Santa Maria della Croce fu assegnato il capoluogo Vairano. La stessa sorte la ebbe anche il Comune di San Michele Cremasco il cui territorio venne anch'esso ripartito tra Crema e il Comune di Ripalta Nuova (ora Ripalta Cremasca); a Crema fu assegnata la frazione San Bartolomeo ai Morti e a Ripalta Nuova invece fu assegnata San Michele. La seconda e ultima espansione avvenne nel 1928 quando furono definitivamente aggregati alla città i Comuni di San Bernardino Cremasco (con le rispettive frazioni di Castelnuovo e Vergonzana), Santa Maria della Croce (con la rispettiva frazione di Vairano e altre località), e infine il Comune di Ombriano.
La maggior parte di questi comuni soppressi sono divenuti contigui per espansione edilizia alla città e sono divenuti, di fatto, dei quartieri suburbani (o sobborghi) per via della sussistenza di alcune fasce verdi e di altre barriere come la ferrovia, il canale Vacchelli e il fiume Serio che li tengono separati seppur di poco dalla città.